Un’opera fantasy sorprendente! Si esprime subito a buoni livelli grafici, di animazione e di ritmo narrativo, ma si capisce che ha potenzialità enormi di sviluppo.
Ho iniziato a guardare la serie con il pensiero: “Ecco la solita scopiazzatura di Sword Art Online che parte con i videogiochi come spunto”, ed ho finito pensando: “Dannazione è una figata pazzesca!”. Ogni tanto ci sono davvero delle belle sorprese che si nascondono dove meno te lo aspetti, ed Overlord è una di queste.
Siamo in un futuro lontano, ma poco importa visto che non ci viene mai presentato. Le uniche scene a cui assistiamo sono sempre e solo legate a Yggdrasil, un famoso videogioco a realtà virtuale MMORPG. Il gioco ormai non attira più utenti e quindi sta per essere chiuso. Momonga, il nostro protagonista, è molto legato a questo gioco e decide di rimanere connesso fino all’ultimo momento. I suoi ricordi vanno alla deriva nel mare di esperienze fatte e nella grandiosa costruzione della dimora, la Grande Catacomba di Nazarick, che è stata sede del suo gruppo di amici.
Il tempo trascorre e a pochi attimi dal logout forzato, Momonga chiude gli occhi e attende l’inesorabile. Quando li riapre scopre di essere ancora nel suo avatar, un potentissimo lich dalle grandiose doti magiche, ma c’è qualcosa che non va. Il nostro protagonista si accorge ben presto di non essere più nel gioco, ma di essere stato trasferito in uno sconosciuto mondo fantasy. Questo dovrebbe terrorizzare chiunque, ma l’avatar di Momonga è un lich ed i non morti non provano sentimenti particolari, quindi la paura non lo attanaglia.
L’unico obiettivo che il nostro protagonista si pone è quello di cercare altri giocatori umani rimasti connessi al gioco dopo la fine del conto alla rovescia. Per farlo decide di cambiare nome in Ainz Ooal Gown, di esplorare questo mondo ed espandere la sua fama in tutti gli angoli della terra. Ainz però non è solo: la Grande Catacomba di Nazarick, le sue ricchezze e tutti i PNG generati dal suo gruppo sono rimasti con lui. Il potente lich si ritrova da solo a capo di un fortissimo gruppo di personaggi ed in breve anche di un enorme esercito di non morti di livello superiore. Inizierà la conquista del mondo?
Stranamente Ainz è più intenzionato a conoscere il mondo che lo circonda ed a racimolare più informazioni possibili. Questo suo modo di agire potrebbe risultare strano ai potenti PNG, ma la fede incrollabile nelle abilità del loro padrone e sovrano non ammette incertezze. Qualsiasi azione il nostro protagonista intraprenda, anche la più bislacca, viene alla fine letta come una grande manovra strategica.
La prima stagione di Overlord si concentra solo su alcuni personaggi, dipingendo il carattere di Ainz, ma anche di alcuni dei suoi più importanti sottoposti: Albedo, una succube; Shalltear Bloodfallen, una vampira; Cocytus, il responsabile della sicurezza di Nazarick; Aura e Mare Bello Fiore, elfi oscuri gemelli di carattere opposto; Demiourgos, un demone che eccelle in intelligenza; e Sebas Tian, abile combattente corpo a corpo e capo delle Pleiadi, le cameriere della Catacomba.
Questa prima stagione ci presenta momenti di grande ilarità ed anche epici risvolti che sorprendono e gasano lo spettatore. Quello che più di tutto mi ha fatto impazzire è la semplicità con cui la storia scorre e come gli eventi si susseguano in modo così semplice e naturale da incastrarsi sempre nel verso migliore. La potenza soverchiante delle truppe di Ainz Ooal Gown non viene utilizzata a cuor leggero; spesso lo stesso protagonista interagisce in maniera gentile con personaggi di secondo piano cambiandone il destino.
Sembrerebbe tutto pianificato da un perfetto stratega; invece Ainz Ooal Gown non era la figura di riferimento della Grande Catacomba di Nazarick, ma un “colletto bianco” che teneva i conti. Il guardiano Demiourgos è colui che porta avanti i grandi progetti di conquista di questo mondo incastrando alla perfezione le azioni del suo padrone e generando sempre il risultato migliore. Sembra quindi tutto molto casuale, ma alla fine anche il dettaglio più infimo diventa strategicamente importante.
Overlord non è solo trame semplici che innescano sottotrame astute e ben congeniate, non è solo divertimento ed epicità, non è solo grandi scene d’azione, ma è anche buona grafica ed animazione. I personaggi primari e secondari sono molti e molto diversi tra loro caratterialmente e graficamente; questo mette a dura prova sia il comparto creativo che quello delle animazioni, ma tutto regge alla meraviglia. Sorprendentemente anche la colonna sonora di questa stagione è meravigliosa, con un ritmo che non ti annoia e che puoi tranquillamente inserire in playlist senza sfigurare.
Tirando le somme, Overlord è un prodotto più che valido! Ve lo suggerisco tranquillamente e senza starci a pensare troppo, soprattutto perché il prodotto è del 2015 e sono già state rilasciate anche la seconda, la terza, e proprio ora è in uscita anche la quarta stagione.