Ennesimo caso di film ammazza-franchise. Quest’ultimo, squallido, capitolo ci conferma che di tutti i Terminator girati devono essere presi in considerazione solo i primi due.
Dopo i primi due bellissimi Terminator era difficile proseguire la saga sugli stessi livelli e infatti Terminator 3 fu pessimo. Terminator Salvation è un discorso a parte che si salva perchè mostra un altro aspetto della storia che non era mai stato sviscerato: la guerra nel futuro tra uomini e macchine. Poi venne Terminator Genisys che voleva riscrivere la continuity della saga per dargli nuova vita (sì come no…). Operazione fallita anche questa.
Allora ecco l’idea di Terminator Dark Fate come vero e proprio seguito del 2 per cancellare gli sbagli del passato. La classica toppa peggiore (molto peggiore) del buco.
Io non sono un fan o un detrattore dei sequel per partito preso. Se un seguito è fatto bene mi piace e apprezzo il proseguimento di una storia che ho finora gradito, se è fatto male allora spero di poterlo ignorare (se il finale dell’episodio precedente me lo permette). Niente preconcetti quindi da parte mia verso la serialità.
Qui però siamo al ridicolo. Non so nemmeno come descrivervi lo squallore di questo film. Poco prima di metà, quando appare il personaggio di Schwarzenegger e inizia a spiegare la sua presenza lì, sono stato davvero a un soffio dall’alzarmi e uscire dalla sala. Una storia che definire demenziale è riduttivo. Sembra davvero una parodia tragicomica del personaggio. Per me che sono sempre stato un fan di Arnold è stato un colpo al cuore.
Non avete idea di quanto sia patetica e assurda la trama di Dark Fate. Non potete immaginare il piattume e la stereotipizzazione dei personaggi. L’unico che forse si salva un po’ è il Terminator malvagio di turno, ma solo perchè in pratica non parla mai per tutto il film. Lui è lì solo per uccidere e questa sua neutralità è l’elemento che lo salva dal ridicolo che invece travolge tutti gli altri.
Imbarazzante la recitazione di Linda Hamilton in particolare ma di tutto il cast in generale. Vi assicuro che la classica battuta “io e i miei amici lo recitavamo meglio” in questo caso non è per niente una battuta.
Non c’è speranza, non si salva proprio niente in questo film. Perfino il bistrattato (giustamente) Terminator 3 in confronto è da rivalutare. Ma in realtà non c’è bisogno di rivalutare niente. L’unica cosa positiva è che il finale di Terminator 2 è perfetto e ci permette di ignorare completamente tutto quello che è venuto dopo. Specie questo ultimo (ultimo?) devastante colpo di piccone. La saga del robot assassino “termina” con quel pollice che nel lontano 1991 affonda nel metallo fuso.