Una vena di follia aiuterà The Return Of The Crazy Demon?

Il solito prodotto che parte dallo spunto della reincarnazione nell’io giovanile, ma forse la follia del protagonista potrebbe aiutare a rendere le cose più interessanti.

 

 

La moda di far rivivere il protagonista nel suo io giovanile ha trovato terreno fertile in particolar modo in Corea e Cina. Molteplici sono stati i prodotti che hanno sfruttato questa impostazione (The Legendary Spearman Returns, The Last Human, Doom Breaker e The Return Of The 8th Class Magician), purtroppo la maggior parte non ha poi avuto un grandissimo successo. L’unico titolo di questo genere che mi ha davvero convinto è un prodotto cinese dal titolo Tales Of Demons And Gods. Tutto questo per dire che The Return Of The Crazy Demon non parte con i favori del pronostico. La vena di follia che pervade questo lavoro potrebbe cambiare le carte in tavola?

Il Demone Pazzo, Jaha Lee, sogna di diventare il Dio delle Arti Marziali. Purtroppo la sua vita finisce prima di poter realizzare il suo sogno: dopo aver rubato al Culto Demoniaco la Giada del Paradiso, il folle protagonista cade da una scogliera nel tentativo di scappare ai suoi inseguitori. La sua vita finisce qui? No, si risveglia nel se stesso di vent’anni più giovane. Ha dalla sua tutta la conoscenza del futuro e delle arti marziali che ha imparato e questo non è male, ma riuscirà questa volta a realizzare il suo sogno, o è destinato a finire nello stesso vortice di follia ancora una volta?

 

 

Tralasciando il sopracitato Tales Of Demons And Gods, che unisce un storia solida, molti combattimenti spettacolari ed una buona dose di alleggerimenti per evitare di prendersi troppo sul serio, il resto dei prodotti con lo stesso spunto è impostato molto seriamente. Questa caratteristica rende le opere, a lungo andare, un po’ noiose e molto prevedibili. La follia del Demone Pazzo potrebbe garantire quella ventata di leggerezza che scompiglia le carte in tavola e rende la narrazione più leggera e divertente. Sarà davvero così? Purtroppo no!

Indubbiamente ci sono passaggi divertenti che possono far sorridere, ma la maggior parte dei momenti comici è semplicemente così ridicola da scadere nella stupidità. La follia che pervade la mente di Jaha Lee è di tipo molto differente da quello che si può ipotizzare in prima battuta. Stiamo parlando di una follia che tende a seguire il capriccio del momento, una follia umorale, che dipende molto dallo stato d’animo del protagonista. Il problema è che lo stato d’animo del protagonista è influenzato dall’effimero, come la luna piena, una petalo di ciliegio che cade a terra o semplicemente una buona risposta, uno sguardo, un gesto o addirittura un respiro.

 

 

È una follia che potrebbe essere ispirata da quella che infesta le menti di Joker, Due Facce e Spaventapasseri; in pratica una follia da malato mentale e non da eccentrico esperto di arti marziali che conosce il futuro. Ci tengo a sottolineare però che siamo su livelli di qualità narrativa totalmente differenti e che quindi non vi dovete aspettare grandi cose. La DC sa come rendere interessante un personaggio mentalmente instabile, mentre i nostri autori, JP e YU Jin Sung, non sono capaci di strutturare una geniale mente malata, ma soltanto di provare a stupire con una svolta umorale fine a se stessa.

La caratterizzazione dei personaggi secondari che ruotano intorno al protagonista è molto blanda, ma c’è un leggero sforzo in più per caratterizzare gli antagonisti che il Demone Pazzo si trova ad affrontare. Il tratto che contraddistingue il lavoro di Ihy, l’artista che si cimenta nella preparazione delle tavole, è ancora acerbo, ma presenta delle interessanti potenzialità che potrebbero rivelarsi un ottima base su cui lavorare.

In conclusione, dopo oltre sessanta capitoli di quest’opera che ancora non è edita in Italia, posso tranquillamente affermare che non è particolarmente coinvolgente. La follia che poteva essere un elemento in più  per creare interesse nel lettore, diviene invece quasi un ostacolo che non migliora la narrazione di una storia banale e ampiamente abusata. The Return Of The Crazy Demon è quindi attualmente un prodotto mediocre con poche possibilità di migliorare, visto che l’impostazione del protagonista è stata ormai ampiamente delineata ed è molto complicata da smontare.

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