Choose Or Die: la recensione

Un film dalle buone potenzialità, Choose Or Die però manca di quel pizzico di brio e determinazione che lo avrebbe elevato fra gli altri horror.

 

 

Il mondo dei videogiochi ha sempre fornito spunti per il cinema. Sono molte le pellicole che rifacendosi ai giochi di maggior richiamo hanno tentato la sorte al botteghino, ma pochissime hanno avuto realmente successo. Choose Or Die non si rifà direttamente ad un titolo in particolare, ma si ispira al mondo dei videogiochi degli anni ’80 nel suo complesso, ed in particolare alle avventure testuali. I protagonisti si trovano infatti a confrontarsi con un gioco maledetto, che trasforma in realtà quanto viene raccontato sullo schermo.

 

 

Ci troviamo di fronte ad un horror a basso budget, realizzato con discreta cura e con l’occhio di chi quegli anni li ha vissuti. C’è sicuramente un effetto nostalgia che aiuta a calarci nel racconto, ma tutto sommato la trama è passabilmente definita e l’idea non è male, anche se oggettivamente la sensazione del “già visto” è forte.
In effetti, Choose Or Die ricorda per alcuni aspetti The Ring, e non può non far tornare alla mente (anche per delle ovvie connessioni col cameo di Robert Englund) la saga di Nightmare.
Ma tutto questo non è necessariamente un male, quando le cose sono fatte in modo adeguato.

 

 

E Choose Or Die, pur non eccellendo, racconta la sua storia in modo tutto sommato credibile e presentandola in modo dignitoso. Ci sono un paio di salti sulla sedia o scene molto forti, che senza ricorrere all’uso di particolari effetti speciali disturbano molto lo spettatore; una delle cose che dovrebbe fare un buon film horror.
Purtroppo però non c’è nulla in Choose Or Die che gli consenta di fare il vero salto di qualità. Anche se tutto regge e non ci sono particolari sbavature, manca qualcosa per renderlo un film davvero di richiamo: forse il ritmo, un pelo troppo blando, o lo sviluppo eccessivamente lineare della trama (proprio come negli horror degli anni ’80). D’altra parte, nemmeno il cast aiuta troppo; gli attori fanno il loro, ma senza brillare particolarmente. La protagonista è interpretata da Iola Evans, già vista in The 100, con Asa Butterfield a fare da spalla (Hugo Cabret, Ender’s Game, 1918 – I Giorni Del Coraggio). Una particina va a Eddie Marsan (Gangs Of New York, 21 Grammi, Hancock, War Horse, Biancaneve e il Cacciatore, Still Life, 7 Giorni a Entebbe), meno incisivo del solito forse a causa di un ruolo che non gli si addice, mentre un pelo più convincenti sono Angela Griffin e Ryan Gage.

 

 

L’opera prima di Toby Meakins tutto sommato non è male, e ricorda che anche l’Europa (il film è inglese) è in grado di realizzare film horror degni di qualche nota. Choose Or Die è un film che si lascia vedere, pur senza emozionare fino in fondo; sicuramente vale una visione nel caso in cui si cerchi qualcosa per passare un’oretta e mezza di svago.

 

Choose Or Die, 2022
Voto: 6.5
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