Il Destino Di Un Cavaliere: la recensione

Il compianto Heath Ledger svetta in una buffissima e scanzonata commedia in costume che di storico ha soltanto l’ambientazione.

 

 

Il Destino Di Un Cavaliere è uno di quei film che i puristi della storia odieranno, ma che oggettivamente è divertentissimo, frizzante e pieno di piccoli colpi di genio; e non esito a definirlo uno dei miei film preferiti di sempre.

Ambientato in pieno medioevo, ci troveremo al cospetto di una banda di arruffoni che per sbarcare il lunario travestono uno di loro, spacciandolo per cavaliere di rango che partecipando e vincendo ai tornei permette loro di sfamarsi.

 

 

Dal punto di vista storico, sebbene il film sia precisamente collocato, sono innumerevoli le imprecisioni, ma diciamolo subito: non c’è nessun tentativo di voler essere veritieri; il film inizia con un torneo la cui canzone di apertura è We Will Rock You dei Queen, ed i paesani in costume ballano e si dimenano a tempo. C’è la figura del poeta Geoffrey Chaucer nei panni dello straccione, con principi e re storici a fare da bulletti e da eroi senza macchia. Ecco, questo è lo spirito che il regista e sceneggiatore Brian Helgeland (dietro le quinte in numerose produzioni come Ipotesi Di Complotto, L’Uomo Del Giorno Dopo, L.A. Confidential, Mystic River, Green Zone) ha voluto imporre alla sua creatura; ed il risultato è decisamente ottimo.

Si sorride, si ride, ci si appassiona, si freme; nel film c’è veramente tutto quello che si può desiderare in una commedia che non si prende mai sul serio e che punta semplicemente a divertire e raccontare una storia tanto impossibile quanto emozionante. L’intera trama fila liscia come l’olio, mantenendo un minimo di elasticità visto il terreno atipico su cui Helgeland ha deciso di confrontarsi.

 

 

Il cast svolge appieno il suo lavoro. Pazzesco Heath Ledger (Il Patriota, Le Quattro Piume, I Segreti Di Brokeback Mountain, Il Cavaliere Oscuro), prematuramente scomparso, e che avrebbe potuto essere uno degli attori di punta della cinematografia statunitense. In questo film possiamo in certi frangenti riverdere i suoi spassosi atteggiamenti che gli hanno consentito la notorietà conseguita con 10 Cose Che Odio Di Te.
Accanto a lui, apprezzabili prove le offrono Rufus Sewell (Martha Da Legare, Amazing Grace), Shannyn Sossamon (40 Giorni & 40 Notti, Kiss Kiss Bang Bang), Mark Addy (Full Monty), il divertentissimo Alan Tudyk (Patch Adams, Dodgeball, Io Robot, Rogue One), James Purfoy (Resident Evil, Momentum) e Paul Bettany (A Beautiful Mind, Dogville, Il Codice Da Vinci, Legion, Transcendence, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity Wars, Avengers: Endgame).

Il ritmo è quasi sempre scoppiettante, e se è vero che l’immancabile storia d’amore comporta ad un certo punto un’incongruenza nella trama e l’unico rallentamento nel racconto, complessivamente ci troviamo di fronte ad un film godibilissimo, privo di fastidiose volgarità e geniale in certe sue trovate (come mettere una colonna sonora a base di Ac/Dc e Thin Lizzy in un film medievale).

Il Destino Di Un Cavaliere è un film da riscoprire, una di quelle pellicole forse meno note ma assolutamente di rilievo nel panorama delle commedie leggere e giovanili.

 

Il Destino Di Un Cavaliere, 2001
Voto: 9
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