Glass Onion – Knives Out: la recensione

Seconda stravagante indagine per l’ispettore Benoit Blanc interpretato dall’ex 007 Daniel Graig un po’ impacciato nei nuovi panni.

 

 

Il regista Rian Johnson continua ad esplorare il torbido ed intricato mondo dell’alta società dove i rapporti familiari e di amicizia sono subordinati, rovinati e manipolati dal denaro. Dopo aver ambientato il primo film, Cena Con Delitto – Knives Out, nella lussuosa ed elegante villa dello scrittore milionario Harlan Thrombey questa volta Johnson sceneggia il suo delitto nella gigantesca e pacchianissima villa dell’eccentrico miliardario Miles Bron, interpretato da Edward Norton (Fight Club, Red Dragon, L’Incredibile Hulk, Grand Budapest Hotel), situata su un’isoletta sperduta della Grecia. Una villa Hi-Tech letteralmente tappezzata di quadri di arte moderna di dubbio gusto, da un infinità di statue di cristallo per finire con una Gioconda acquistata sfruttando la crisi finanziaria dovuta alla pandemia; il tutto custodito sotto una cupola di cristallo gigantesca a forma di cipolla. Da qui il titolo Glass Onion. Dopo Don’t Look Up, nuova parodia di questi sopravvalutati self-made men odiosi e spietati che in qualche modo con le loro decisioni influenzano le nostre vite.

 

 

La fortuna di Miles Bron però, come quella di molti miliardari, è stata fatta rubando l’idea della ex socia (interpretata dalla ex cantante Janelle Monáe), estromettendola dalla società creata insieme. Grazie all’aiuto di amici comuni che testimoniano il falso, Bron ottiene il controllo della società e un fiume di denaro. I suoi amici ottengono in cambio delle “sovvenzioni” per le proprie carriere: in politica per Claire (interpretata dalla strega cattiva di WandaVision Kathryn Hahn); nel campo della moda per Birdie (la rediviva Kate Hudson); nei social come influencer misogino per Duke (interpretato dall’ex Wrestler Dave Bautista, perfetto per la parte); e con un posto da dirigente nel dipartimento di ricerca e sviluppo della propria azienda per lo scienziato Lionel (interpretato da Leslie Odom Jr. già protagonista in Assassinio Sull’Orient Express del 2017).

 

 

Ogni anno Miles festeggia la propria vanagloria con i suoi amici al guinzaglio ma quest’anno tra i ristretti invitati si trova per caso (?) anche il detective Benoit Blanc che dovrà districarsi tra proprietà intellettuali e omicidi vestito di tutto punto nei suoi completini da bagno degni di un uomo degli inizi del 900. Come avviene nei migliori romanzi di Agatha Christie la verità viene dipanata a piccole dosi e ribalta di volta in volta la situazione fino al colpo di scena finale. Manca il mistero però e trovo sia troppo facile dare plausibilità a un giallo usando flashback che riscrivono completamente la storia per come veniva fatta intendere allo spettatore fino a quel momento.

 

 

Divertentissimo cameo di Hugh Grant (tra i numerosi: Notting Hill, Quattro Matrimoni E Un Funerale, L’Inglese Che Salì La Collina E Scese Da Una Montagna, The Gentlemen), nei panni del compagno del detective. Cast di presupposte star per un film forse un po’ noioso e troppo lungo che non regge il confronto con altri della categoria. Norton come sempre bravissimo a farti venire voglia di prenderlo a pugni, ma non basta; Graig non convince nel ruolo dell’intelligente gentiluomo gay. Solito prodotto ben confezionato Netflix che ti abbaglia con mille luci e colori ma con poco arrosto. Peccato.

 

Glass Onion – Knives Out, 2022
Voto: 5
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